Secondo UNEP, l’agenzia ONU per l’ambiente, l’80% della plastica prodotta nel 2024 è diventata quasi immediatamente rifiuto e in meno del 10% dei casi è stato gestito correttamente. Oltre 300 milioni di tonnellate di plastica sono finite nell’ambiente, di cui 20 milioni direttamente nei fiumi, nei laghi e negli oceani. E come se non bastasse, a contaminare il ciclo dell’acqua, l’aria e il suolo ci sono anche le microplastiche, particolarmente dannose perché la loro piccola dimensione rende impossibile rimuoverle dall’ambiente.
Di fronte alla gravità dei dati, la responsabilità non può fermarsi alla compliance normativa. Giuliano Maddalena, direttore di SAFE, evidenzia il ruolo cruciale delle imprese nel promuovere filiere trasparenti e sistemi produttivi ispirati alla simbiosi industriale. “Servono scelte industriali coraggiose, che mettano la sostenibilità al centro della strategia aziendale”.
In questa direzione si muove Oltre il Green, un movimento apolitico lanciato da SAFE per aggregare imprese impegnate volontariamente ad andare oltre le disposizioni di legge, e oltre il cancello degli impianti che gestiscono i rifiuti. Oltre il Green è un movimento basato sul fare, che genera il cambiamento esclusivamente con la forza dell’esempio.