Per anni il cosiddetto dottor Google è stato il principale canale d’informazione medica per milioni di persone che, digitando sintomi e disturbi su un motore di ricerca, speravano di ottenere risposte rapide ai propri problemi di salute.
Tra interpretazioni errate, autodiagnosi avventate e il fenomeno della cybercondria (ossia l'ansia generata dalla ricerca compulsiva di sintomi online), non sempre gli esiti sono stati lodevoli.
Anzi. Oggi, con l'avanzamento dell'intelligenza artificiale e la sua crescente popolarità in molti paesi, il modo stesso di consultare la rete sta subendo una trasformazione radicale. Non solo perché i motori di ricerca stanno perdendo parte dei propri utenti a favore dei chatbot dotati di AI, ma anche per l’arrivo di nuovi tool specialistici.
La stessa Google, per esempio, per non perdere il passo si è mossa con il lancio di Vertex AI Search for Healthcare, una tecnologia progettata per facilitare l'accesso alle informazioni mediche, non più da parte dei pazienti ma direttamente per gli operatori sanitari. Il nuovo strumento è disponibile dallo scorso ottobre, dopo una prima fase di test lunga un semestre. Capace di scansionare rapidamente le annotazioni raccolte dai pazienti, esaminare documenti clinici e interrogare dataset sanitari – strutturati e non strutturati – questa piattaforma ha la funzione principale di ridurre il tempo che medici e personale amministrativo dedicano alle attività burocratiche, semplificando la gestione delle cartelle cliniche attraverso una ricerca intelligente di informazioni pertinenti. Secondo uno studio promosso dalla stessa Google Cloud in collaborazione con The Harris Poll, i medici trascorrono in media 27 ore settimanali su compiti amministrativi, mentre il personale addetto alla gestione delle richieste di rimborso arriva fino a un totale di 36 ore. Questo carico di lavoro non solo riduce il tempo disponibile per i pazienti, ma contribuisce anche in maniera significativa al burnout degli operatori sanitari. L'obiettivo dichiarato di Vertex AI è ridurre drasticamente queste tempistiche, permettendo ai professionisti di reperire rapidamente i dati e ricevere risposte precise senza dover passare ore a setacciare manualmente le informazioni.