Chapterando...

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20 luglio 2016

Quando l'Hub è un hub


Emergenza Profughi: così titolano ogni giorno i giornali. Molti i numeri che raccontano questo fenomeno, altrettante le immagini dei barconi, dei centri d’accoglienza al collasso e purtroppo anche dei naufraghi. Troppe poche invece le storie, raccontate in positivo, delle persone protagoniste. Oggi vi parliamo di Abdu: un giovane eritreo che dopo essere sbarcato a Lampedusa ha raggiunto Milano e ha pernottato presso l’Hub, il centro di prima accoglienza di via Sammartini. Abdu è rimasto nella struttura oltre 20 giorni, anche se in teoria avrebbe dovuto starci solo poche ore, ma lui doveva aspettare sua moglie a tutti i costi e con lei poi partire alla volta della Germania. Durante la sua permanenza non è rimasto con le mani in mano, in attesa di conoscere il suo destino di profugo. Si è dato da fare e ha “lavorato” insieme agli operatori. Abdu parla perfettamente il tigrino e l’arabo: ha fatto così da mediatore con gli altri suoi connazionali facilitando le centinaia di colloqui che vengono fatti nell’Hub per identificare le persone. Non solo, questo trentenne eritreo ha aiutato a pulire la struttura e servire i pasti.

Abdu è forse un esempio di collaborazione tra popoli utile a dare un “volto” a questa emergenza? Le storie possono essere un mezzo per far comprendere un fenomeno così complesso a tutti, anche a chi giudica senza sapere?

Al link che segue il video di Milanotoday che racconta questa storia: video.