Di progetto in progetto, di cliente in cliente, di capitolo in capitolo, approdo con le mie persone di fiducia nel Quarto, in continuità con i precedenti. In continuità ma non identici, avendo la necessità di connettersi sempre più ai grandi cambiamenti in atto con una comunicazione blended,
capace di spalmarsi, usando linguaggi specifici, su media diversi per una pluralità di individui.
Il legame con i tre capitoli precedenti rimane forte: le esperienze fatte, le credenziali ottenute, la vocazione alla consulenza nelle aree della comunicazione, delle relazioni pubbliche e del marketing, che d’ora in poi chiameremo
societing, per i motivi che vi spiegheremo in questo sito. E volentieri anche a voce, quando ce lo chiederete.
Gli atteggiamenti sono tutto e chi si occupa professionalmente di relazioni e comunicazione dovrebbe
ricordarsene ancora di più. Sorridere per esempio è rivoluzionario, provare per credere e lo dico a me
stessa in primis. E attenzione, non è questione di buonismo o di fare prevalere gli atteggiamenti sui
contenuti, è che la forma diventa essa stessa contenuto producendo risultati sorprendenti.
Ammettendo l’inversione a U sulla strada della vita professionale, non credo però si tratti di un vero ritorno alle origini: anche se una S.r.L. Unipersonale è certamente un sintomo.
Di questo capitolo Quarto, in cui nasce Chapter4, va detto che: mi rimetto totalmente al centro del mio destino professionale e che spostandomi fortemente nell’area della consulenza, trovo nel Societing il centro di gravità, la sintesi più affascinante delle sfide della comunicazione di oggi.Un incontro fatale quello con il societing, nato leggendo l’unico testo che finora ne tratti diffusamente, ovvero quello di Giampaolo Fabris (Societing. Il marketing della società postmoderna di Fabris Giampaolo, EGEA, 2008).
Ed ecco che il marketing oltrepassa i rigidi steccati dei target e dei mercati, le relazioni pubbliche quello dello stakeholder management, per fare approdare organizzazioni, brand e istituzioni – con il fondamentale contributo della Rete – nel luogo aperto e multiforme chiamato società.
Cambia il lessico e nel superamento del marketing moderno, si riconosce preminenza alla società più che ai mercati, ai cittadini più che ai consumatori, allo sviluppo di relazioni e conversazioni più che alla promozione asimmetrica di brand e prodotti, alla pervasività più che alla specializzazione.
Un nuovo capitolo professionale quindi che possa connettersi maggiormente con i grandi cambiamenti in atto e l’esigenza sempre più sentita, di un modello di relazioni aperto e in tempo reale, in cui la comunicazione fa fare alle persone esperienze e crea coinvolgimento. La comunicazione dunque, non può limitarsi agli strumenti che trasferiscono i messaggi, non ci sono target da colpire ma ambienti da qualificare e riempire di significati, che motivano all’azione sia cittadini/clienti sia istituzioni/brand. Questo è Societing.