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25 gennaio 2024

ab medica compie 40 anni e celebra il 25° anniversario del sistema robotico da Vinci


L’azienda, fondata da Aldo Cerruti nel 1984 e guidata oggi dalla figlia Francesca, è leader di mercato con più di 200 milioni di fatturato e oltre 350 dipendenti, il 50% quote rosa. Un equilibrio nella gender equality valorizzato con il recente raggiungimento della Certificazione per la Parità di Genere, il prestigioso riconoscimento alle realtà aziendali che si sono distinte per aver creato un ambiente di lavoro più responsabile, equo e inclusivo.
Pioniere nella chirurgia robotica, ab medica conferma 40 anni dopo la sua vocazione alla cura, attraverso soluzioni - anche made in ab medica e di telemedicina – nel segno della mininvasività, dell’innovazione, dell’inclusività e della centralità del paziente.

“Sono felice di poter celebrare questa significativa milestone, frutto di un percorso che ci ha sempre visti in prima linea, accanto a medici e pazienti, per favorire il progresso nella sanità attraverso l’innovazione tecnologica – commenta Francesca Cerruti, ceo di ab medica – Il sogno di mio padre è stato quello di creare un’azienda che offrisse la miglior cura possibile, per tutti. Ci siamo evoluti, cresciuti, radicati. Abbiamo saputo guardare verso la direzione del progresso in medicina e quando nel 1999 abbiamo portato in Italia il primo robot chirurgico qualcosa è cambiato per sempre. Oggi, dopo 4 generazioni di da Vinci, migliaia di interventi e vite restituite alla speranza, il futuro che vediamo è diretto sempre più verso una democratizzazione della cura, responsabile, diffusa e accessibile a tutti”.

Ed è proprio la parola “cura” a fare da fil-rouge alle iniziative ideate per celebrare la ricorrenza: a partire da “la CURA per definizione”.

“Un progetto – sottolinea francesca cerruti - che racconta la nostra idea di cura attraverso dodici parole da noi scelte e volute fortemente per esprimere i valori, l’impegno e la passione di tutti coloro che di cura si occupano ogni giorno. Ringrazio Fondazione Treccani Cultura – prosegue Cerruti - per aver arricchito queste parole di significati e sfumature e, con un pizzico di emozione, ringrazio l’illustratrice Valentina Vinci che ha saputo restituire poesia e universalità alle nostre parole”.