Chapterando...

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14 dicembre 2022

#cittadinafelice


Piccola storia personale come esempio di relazione cittadino/Amministrazione (comunale a Milano) ove – e
ne faccio pubblica ammenda con l’Assessor(a/e) ai Servizi Civici del Comune di Milano @Gaia_Romani –
circa un anno fa ho scelto la strada del grugno. Scippata in metropolitana di portafoglio ero alle prese con il
rinnovo della CIE (carta d’identità elettronica) e, spero inconsapevolmente, assumo l’atteggiamento
vittima/carnefice oppure il conformismo della critica senza-se-senza-ma del cittadino verso i Pubblici Uffici.
Piccola parziale scusante: agli inizi 2022 a Milano, per la CIE, ti davano appuntamento per il rinnovo dopo
60 gg (ora ridotti a 30) ma con solide eccezioni dovute a motivi di urgenza. Chissà perché ingaggio una
stupida lotta con il Comune di Milano non presentandomi a tre appuntamenti (e non mi dire Federica che
erano tutti improrogabili), mi stizzisco e scelgo Instagram per lamentarmi con l’Assessor(a/e).
Moviola avanti rapida a stamattina: appuntamento all’Anagrafe di Viale Tibaldi, entrata radiosa con le
migliori intenzioni di trascorrere un paio d’ore (lavorando) in attesa del mio turno. Sorrisi a chiunque,
peraltro inutili perché dopo 7 minuti avevo già esaurito la pratica. La carta d’identità mi verrà consegnata
fra 6 giorni e l’usciere mi ha voluto chiamare il taxi (avevo solo chiesto un posteggio vicino),
raccomandandomi di aspettarlo dentro, perché fuori fa troppo freddo.
Sorridere fuori ma soprattutto dentro se stessi, è la vera rivoluzione.