Oggi cavalchiamo l’attualità per parlare di donne. Donne, 82 giovani donne, che dopo tre anni di prigionia nelle mani dei terroristi islamici sono state liberate. Ne mancano altre all’appello. Più di cento sono ancora sottoposte a sevizie di ogni tipo, anche e soprattutto sessuali. Perché per le donne è così: alla prigionia e alla tortura, si aggiungono sempre le violenze sessuali. Leggendo i giornali di questi giorni sono rimasta colpita da un racconto: tra le ragazze liberate, una ha in braccio un bambino, di massimo due anni. Chissà come è stato concepito… Donne che sono state rapite in nome della religione. Donne che sono state rapite e violentate anche perché andavano a scuola, il luogo di emancipazione per eccellenza.

Ma in questi giorni si parla anche di un’altra donna. Sicuramente molto più fortunata e con molti più privilegi delle ragazze di Boko Haram: una donna che si è fortemente messa in gioco per seguire un amore. È Brigitte Trogneux, la nuova premiere dame francese. Una donna, già nonna per sei volte, che ha sfidato i pregiudizi occidentali per stare con un uomo molto più giovane di lei. Quando è lui il più maturo non ci sono problemi, quando è lei, suona strano a molti. Brigitte invece ha scelto consapevolmente di lasciare le sicurezze di un matrimonio e di mettersi con un uomo molto più giovane di lei, un suo studente, da poco diventato presidente della repubblica francese.